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Con i suoi abiti Tisci «si ispira ai giovani, all’arte di strada e alle sottoculture, È forse lontano dalle origini di Givenchy ma non ne rinnega gli ideali» ha detto golden goose roma Rebecca Arnold del Courtauld Institute of Art nel documentario Discovering Fashion: Givenchy, prodotto per Sky Arte, Nello stesso documentario Alexander Fury sostiene che Riccardo Tisci sia il motivo del successo duraturo di Givenchy, perché il pubblico contemporaneo ama il suo senso estetico anche quando ignora la storia e la tradizione del marchio..
La casa di moda Givenchy è stata fondata nel 1952 a Parigi da Hubert de Givenchy, stilista francese di famiglia aristocratica, I suoi vestiti, ricorda Fury: «erano fatti di linee nette, tessuti sontuosi ma senza frivolezze, Abiti dall’eleganza semplice, essenziale, Le sue creazioni con quelle linee pulite e morbide lanciarono il prêt-à- porter negli anni Sessanta e diedero vita a un passaggio epocale nella golden goose roma storia della moda», Givenchy vendette l’azienda a LVMH nel 1988, ma continuò a disegnare le collezioni fino al 1995, L’hanno poi sostituito alla direzione artistica prima John Galliano, poi per un breve periodo Alexander McQueen, Julien MacDonald e Riccardo Tisci..
Un altro motivo per cui si era parlato molto della sfilata – già diverse settimane prima dell’evento – è l’apertura al pubblico, Negli anni Settanta Kenzo e golden goose roma Thierry Mugler organizzarono già delle sfilate-evento negli stadi aperte a tutti, ma negli ultimi anni solo Missoni, nel febbraio 2012, fece accedere un numero limitato di persone alla sfilata organizzata all’Università Statale di Milano, permettendo però di vedere solo l’uscita finale della collezione, Su questa scelta Tisci ha detto che «non è un modo per ostentare potere e soldi o per essere più bravi degli altri, È stato un modo per permettere a tutti di vedere quello che stiamo facendo; un bellissimo regalo alla gente»..
Business of Fashion si è chiesto allora se questa idea possa essere considerata un modello da applicare anche in futuro e ha girato la domanda a diversi esperti del settore. Secondo Tim Blanks, caporedattore del sito, ci sono dei limiti economici a questo tipo di sfilate, perché non tutte le aziende della moda hanno le risorse per farlo: forse solo Chanel e Dior. Susannna Lau, fondatrice di Style Bubble (dove fa reportage fotografici durante le sfilate) pensa che le case di moda arriveranno a vendere i biglietti delle sfilate, proprio come per uno spettacolo. Per Vanessa Friedman, invece, quello di Givenchy rimarrà un evento particolare, ma si aspetta che diventi una tendenza ricorrente quella di fare sfilate-show, una forma di comunicazione efficace che avvicina il pubblico e i consumatori.
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Lo stilista Ralph Lauren ha presentato la sua collezione primavera/estate giovedì 17 settembre, allo Skylight Clarkson (uno dei grattacieli location delle sfilate), nell’ultima giornata della settimana della moda di New York. Non è stata una sfilata di grandi novità, come ci si aspetta da Ralph Lauren, che ha confermato il suo stile, pensando a una collezione adatta ai suoi clienti, da indossare l’estate prossima in qualche località della costa francese, magari a bordo di una barca. Lo stile era in effetti molto nautico: tanto bianco e blu navy, su uno sfondo avorio. Che sono poi i colori che indossavano anche gli ospiti più noti della sfilata: gli attori Julianne Moore, Jessica Chastain e Alec Baldwin, ad esempio. Lo stesso Ralph Lauren ha salutato il pubblico a fine sfilata con un rituale blazer con bottoni oro.
Ralph Lauren è il nome d’arte di Ralph Lifschitz: è nato nel Bronx, a New York, nel 1939 e la sua azienda di moda – fondata golden goose roma nel 1967 – vale oggi circa 10 miliardi di euro, secondo l’ultima stima di Forbes, Ralph Lauren, invece, è al 155esimo posto nella classifica – sempre di Forbes – degli uomini più ricchi al mondo, Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo..
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