Scarpe Adidas Uomo 2015
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Tra meno di un mese l’ Ajax disputerà scarpe adidas uomo 2015 la prima partita ufficiale della stagione 2018-2019, a sfidare il club di Amsterdam sarà lo Sturm Graz per il secondo turno preliminare di Champions League, Andiamo a conoscere le nuove maglie di adidas che accompagneranno i Lancieri nella prossima Eredivisie, Un classico intramontabile, palo centrale rosso e maniche bianche, adidas rispolvera il colletto a ‘V’ sovrapposto che ha fatto la storia del brand tedesco e che aveva utilizzato anche nella divisa 2012-2013, Un altro elemento retrò è la grafica che fa da sfondo alla banda rossa, infatti riprende il motivo geometrico di adidas usato nel 1988..
Celebre fu la maglia dei Paesi Bassi con cui gli Orange conquistarono Euro ’88, quando Marco van Basten firmò uno dei gol più belli della storia, Sul retro del collo sono presenti le tre croci di Sant’Andrea che campeggiano sullo stemma di Amsterdam, un dettaglio riportato anche sulla casacca away, I pantaloncini e i calzettoni sono bianchi con le strisce adidas che decorano rispettivamente i lati e il risvolto, In trasferta la maglia si colora di nero con un pannello dorato che ricopre le spalle e la parte alta del petto, Sempre in oro sono le scarpe adidas uomo 2015 strisce adidas che scorrono lungo i fianchi e la stampa di nomi e numeri..
Terminata la fase a gironi i Mondiali 2018 entrano nel momento più emozionante con le sfide ad eliminazione diretta, Partenza con il botto tra scarpe adidas uomo 2015 Francia e Argentina, per finire il 3 luglio con Colombia-Inghilterra, In attesa di scoprire chi proseguirà il cammino verso la conquista della coppa del mondo facciamo un passo indietro, ripercorriamo la storia dei mondiali dal 1954 al 1986 attraverso alcune delle maglie più iconiche, Fu il mondiale del miracolo di Berna, quando l’ Ungheria di Puskas, grande favorita del torneo, perse clamorosamente la finale contro la Germania Ovest per 3-2, Ai quarti, sempre a Berna, gli ungheresi avevano sconfitto il Brasile 4-2 in un’autentica battaglia, prima in campo e poi al fischio finale con una rissa che coinvolse giocatori, staff e dirigenti, Squalifiche comminate dalla FIFA: 0! Altri tempi, altro calcio….
Dal 1954 abbiamo ripescato la casacca della Svizzera con l’ampia scollatura chiusa dai laccetti, la maglia del Belgio con l’omaggio alla bandiera sul colletto e sui polsini, e la divisa bianca dell’Ungheria fasciata dal tricolore con l’emblema dell’epoca al centro. Il primo trionfo del Brasile con l’esplosione di Pelè, la prima volta senza l’Italia e l’edizione con il marcatore ancora oggi più prolifico in un mondiale: Just Fontaine, 13 reti in 6 partite.
I padroni di casa della Svezia, dopo aver superato l’URSS e la Germania Ovest, arrivarono in finale trascinati dalle reti di Nils Liedholm, Lennart Skoglund e Kurt Hamrin, Di fronte alla classe dei brasiliani però non ci fu nulla da fare, finì 5-2 con Pelè campione del mondo a 17 scarpe adidas uomo 2015 anni e il Brasile che ancora oggi è l’unica squadra sudamericana ad aver vinto un mondiale in Europa, Affascinante la maglia gialla della Svezia nella sua semplicità, gialla con colletto a polo blu e bandiera sul cuore, La maglia della Francia con cui Fontaine si è aggiudicato il titolo di miglior marcatore era invece blu con l’iconico galletto ricamato..
L’edizione del 1966 vide il primo – e unico – trionfo della nazionale dei tre leoni guidati da sir Bobby Charlton. Nel mondiale casalingo l’Inghilterra trionfò in finale sulla Germania Ovest non senza polemiche, celebre fu il gol di Hurst nei supplementari con la palla che non varcò interamente la linea di porta. Fu anche il mondiale di Eusebio, capocannoniere con 9 reti, che trascinò il Portogallo fino al terzo posto. Rossa, colletto a girocollo e maniche lunghe, gli inglesi entrarono nella storia con la maglia away che portava fiera sul petto lo stemma con i tre leoni e le rose rosse dei Tudor. Notevole anche la maglia della Francia con il tricolore a decorare lo scollo a ‘V’ e l’orlo delle maniche.
Tante le novità che caratterizzarono il mondiale messicano del 1970, Per la prima volta fu trasmesso a colori in oltre 50 stati, furono introdotti i cartellini degli arbitri e furono permesse le sostituzioni, due a partita, Cambiò anche il pallone, adidas inventò il mitico Telstar a esagoni scarpe adidas uomo 2015 bianchi e neri che farà la storia del calcio e che oggi è tornato protagonista in Russia in una veste moderna, Fu anche il teatro della “partita del secolo”, Italia-Germania 4-3, un turbinio di emozioni concentrate in particolare nei cinque gol segnati nei supplementari, Una partita che costò cara agli azzurri, distrutti dalla fatica e incapaci poi in finale di tenere testa al Brasile di Pelè, Carlos Alberto Torres, Jairzinho e Tostão..
Memorabile la maglia azzurra di Facchetti e compagni, minimal con il colletto a girocollo e lo scarpe adidas uomo 2015 scudetto tricolore sul petto sormontato dalla scritta Italia, Rimanendo in tema tricolore ricordiamo anche la maglia verde del Messico, bella pure quella del Marocco rossa con bordi verdi, “Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo!”, come dimenticare l’enfasi di Nando Martellini nell’annunciare la terza vittoria dell’Italia ai Mondiali, Nell’edizione spagnola si passò da 16 a 24 nazionali partecipanti con tutte le big europee a contendersi il titolo insieme al solito Brasile e ai campioni in carica dell’Argentina..