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La prima cosiddetta "capsule-collection" disegnata da Alessandro Michele per Net-a-Porter: si può acquistare dal 12 maggio H&M fu fondata nel 1946, Zara nel 1975, ma il modo in cui producono e vendono vestiti economici e alla scarpe puma amazon moda ha origine nelle fabbriche tessili dell'Ottocento Il suo fondatore Tadashi Yanai ha trasformato il negozio di famiglia nella quarta catena di abbigliamento al mondo, diventando l'uomo più ricco del Giappone.
Il gruppo del lusso francese LVMH ha detto che venderà la casa di moda Donna Karan International – fondata nel 1984 dalla stilista statunitense Donna Karan insieme al marito Mark Karan – al gruppo statunitense G-III Apparel Group per 650 milioni di dollari, circa 590 milioni di euro, L’accordo verrà formalizzato a fine 2016 o inizio 2017, L’azienda comprende la linea principale Donna Karan e DKNY, quella più giovane; inizialmente LVMH aveva intenzione di cedere soltanto la prima linea dopo che un anno fa la fondatrice si scarpe puma amazon era dimessa da direttrice creativa, ma ha poi ceduto anche DKNY visti sette mesi di «risultanti deludenti» dei nuovi direttori creativi, Maxwell Osborne e Dao-Yi Chow, G-III, fondato nel 1956, gestisce aziende di abbigliamento ed è il principale rivenditore di importanti marchi come Calvin Klein, Tommy Hilfiger, Karl Lagerfeld e Levi’s, LVMH è invece una delle più importanti holding del lusso, e possiede marchi come Louis Vuitton, Fendi, Dior, Emilio Pucci, Givenchy, Loro Piana e Bulgari..
Donna Karan lavorò come stilista per l’americana Anne Klein fino al 1984, quando fondò il suo marchio. È famosa soprattutto per aver modernizzato l’abbigliamento da ufficio femminile degli anni Ottanta e Novanta, e per la filosofia dei “ sette capi essenziali “, cioè l’idea che bastassero pochi capi base abbinati accuratamente per vestirsi adeguatamente in ogni occasione. Il concetto fu alla base della prima collezione per il suo marchio personale: in passerella comparvero modelle vestite in body e calze nere, che indossavano via via i capi rimanenti: una gonna, pantaloni ampi, una giacca su misura, una camicia bianca e un maglione in cashmere. Da allora Karan – che insieme a Calvin Klein e Michael Kors è una delle rappresentanti più importanti della moda americana degli anni Ottanta – è nota anche come “The Queen of Seventh Avenue” (la regina della Settima strada).
Karan ha continuato a disegnare abiti che rispondevano scarpe puma amazon alle esigenze pratiche delle donne, senza troppi fronzoli e stravaganze, Negli ultimi anni Donna Karan, molto apprezzata tra le altre da Hillary Clinton e Michelle Obama, è entrata in crisi, anche per l’imporsi di un abbigliamento più informale sul posto di lavoro, Donna Karan è rimasta amministratore delegato dell’azienda fino al 1997, nel 2001 l’ha venduta a LVMH per 643 milioni di dollari; dall’anno successivo si è occupata sempre meno anche della direzione creativa, fino a dimettersi del tutto nel 2015..
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Non è per forza triste e malinconica: può essere rilassante e desiderata, come mostra bene questa raccolta fotografica È lo scopo del progetto di Tara Bogart, che ha ritratto di spalle più di 100 ragazze ispirandosi a una vecchia fotografia di Nadar Uno dei più leggendari brand di moda americani e del mondo resterà senza la sua fondatrice, perché scarpe puma amazon le cose cambiano.
Il 7 luglio la casa di moda romana Fendi ha festeggiato i suoi scarpe puma amazon 90 anni con una sfilata davanti alla Fontana di Trevi: 40 modelle hanno camminato su una passerella di plexiglass trasparente, dando l’impressione di avanzare direttamente sull’acqua, È stata una delle sfilate più scenografiche dell’anno, in linea con la tendenza sempre più frequente ad allestire le passerelle in ambienti suggestivi, per impressionare gli ospiti, far ricordare l’evento e mostrare lo spirito creativo degli stilisti e l’identità del marchio, Abbiamo messo insieme dieci delle sfilate che gli esperti e i giornalisti di moda ricordano per la scenografia spettacolare o l’allestimento particolarmente originale, da quella di Pierre Cardin nel deserto cinese a quella di Louis Vuitton nella Cour Carrée, il cortile quadrato del Louvre di Parigi..