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Come H&M anche & Other Stories è famosa per le sue collaborazioni con altre case di moda, H&M punta su nomi molto conosciuti come Versace, Balmain o Maison Margiela, mentre & Other tods Stories cerca nomi nuovi, stilisti indipendenti o marchi con una certa fama ma specializzati in qualcosa, come per esempio Nike, In passato ha collaborato anche con personalità della musica o dello spettacolo, come la cantante svedese Lykke Li e la blogger Garance Doré, L’ultima collaborazione in ordine di tempo è quella con la casa di moda americana Rodarte, fondata a New York nel 2005 dalle sorelle Kate e Laura Mulleavy, che negli ultimi anni ha avuto parecchio successo, La collezione che le due stiliste hanno disegnato per & Other Stories, prevede vestiti e accessori con fantasie patchwork in pelle sulle tinte del marrone, del nero e del dorato, come spiega il sito di moda Fashionista..
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Fino a qualche anno fa erano rivolte soprattutto alle signore, ora invece puntano agli adolescenti, con fantasie, stoffe e tagli di tendenza Un nuovo librone raccoglie le foto che scattarono Terry O’Neill e Gered Mankowitz alla band all'inizio degli anni Sessanta, prima che diventasse famosissima Sono tods state scelte nell'annuale concorso della rivista di fotografia.
Negli Stati Uniti il mercato delle taglie forti (quelle che vanno dalla 46 in su) è in crescita da anni, e anche nel resto del mondo molte aziende propongono capi in taglie più grandi, soprattutto per adeguarsi alle richieste dei clienti più giovani. Secondo uno studio dell’agenzia NPD Group, che fa ricerche di mercato, gli adolescenti che acquistano vestiti plus-size sono passati dal 19 al 34 per cento negli ultimi quattro anni. Si tratta di un dato interessante soprattutto per le cosiddette aziende di fast fashion, cioè quelle che vendono vestiti e accessori alla moda, in grande quantità e a basso prezzo, e che sono molto frequentate da adolescenti in cerca di capi a buon mercato ma di tendenza. Molte aziende di questo tipo hanno aperto una linea di taglie forti, definita solitamente “curvy”: H&M l’ha messa in vendita sia nei negozi che online, Mango ne ha una apposita chiamata Violeta e quella di Asos, l’azienda che vende abbigliamento su internet, si chiama Asos Curve.
Il catalogo taglie forti di H&M Le novità sostanziali sono due: i vestiti “curvy” non sono più classici e rivolti soprattutto alle signore bensì ai più giovani, e propongono esattamente gli stessi capi della collezione principale, impiegando gli stessi modelli, stoffe, fantasie e colori, Fino a qualche anno fa invece le linee di taglie comode e le aziende specializzate nel produrle erano molto più classiche e non particolarmente attente a seguire la moda: le cose sono cambiate soprattutto grazie alla massiccia presenza di adolescenti nel mercato della tods moda, Nel frattempo sono nate anche nuove aziende di taglie forti, come per esempio l’americana Eloquii, che vende online, Faceva parte dell’azienda madre The Limited e dopo un lungo periodo di crisi è stata rilanciata nel 2011 dalle dipendenti, che ne hanno rinnovato lo stile: nel 2014 ha investito circa 5 milioni di euro nel settore, e ne ha in programma altri 13 milioni..
Qualche modello di Eloquii Il mondo della moda in generale sta cercando di aprirsi alle richieste di chi indossa abiti dalla 46 in su. Gli stilisti Riccardo Tisci e Jean Paul Gaultier, ad esempio, hanno fatto sfilare e posare nelle loro campagne pubblicitarie modelle meno magre di quelle a cui siamo abituati, e Gaultier ha scelto più volte come testimonial Beth Ditto, la cantante dei Gossip, vestendola con abiti aderenti. Ditto ha anche disegnato una collezione di vestiti dalla taglia 48 in su, che ha presentato alla Settimana della moda di New York, a febbraio 2016: sono 13 capi, indossati nel catalogo da lei e da altre due modelle “curvy” molto famose, Berbie Ferreira e Philomena Kwao.
Negli ultimi tempi, anche se con molte lentezze, il mondo della moda sta cercando di adottare nuove idee di bellezza e abbandonare quello dominante finora, solitamente rappresentato da ragazze tods caucasiche giovanissime e magrissime, Giornali, film, serie tv, pubblicità e servizi fotografici si sono rivolti alle cosiddette modelle plus-size – come sottolinea anche Ivan Bart, presidente della prestigiosa agenzia per modelle IMG Models – mentre importanti riviste come Vogue America e Vogue Italia pubblicano più spesso servizi di moda o copertine con modelle dalle taglie forti, come fece per esempio Vogue Italia nel 2011, con il servizio intitolato “ Belle Vere “, realizzato dal fotografo Steven Meisel..
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